Maurizio, sei presidente dal 2014, un incarico non da poco. Cosa rappresenta per te Intellighenzia Project?
Negli ultimi anni Intellighenzia di Padova è cresciuta moltissimo e l’essere presidente di questa bellissima realtà per me non può che essere un onore. Certo, l’impegno richiesto non è da sottovalutare, ma fortunatamente posso contare nell’appoggio di uno staff di persone competenti e motivate che svolgono un lavoro eccezionale. E forse potrei riassumere con tre parole ciò che rappresenta per me Intellighenzia: amicizia, stima ed rispetto.
Com’è cambiata la palestra in questi anni e quali sono i progetti futuri?
Come ho accennato prima, Intellighenzia negli ultimi anni è cresciuta moltissimo sia dal punto di vista del numero degli iscritti che della qualità dei servizi offerti. Ad oggi possiamo contare quasi mille iscritti con un trend di crescita che ci fa ben sperare per gli sviluppi futuri. Se pensiamo che la palestra di arrampicata è nata nel 2004 grazie ad un gruppo di 40 amici che volevano costruirsi il muretto privato per potersi allenare, e che da allora gli spazi sono stati quintuplicati, possiamo capire quante cose siano cambiate e quanto impegno questo ha richiesto. Per questo motivo sono assolutamente sicuro che Intellighenzia, essendo già una realtà ben radicata nel territorio, cercherà di sfruttare il momento storico favorevole per ingrandirsi ulteriormente e diventare una delle sale boulder più importanti d’Italia.
Ci parli anche del tuo ruolo nella FASI? Quanto è importante secondo te questo impegno?
Attualmente ricopro il ruolo di vicepresidente all’interno del CRV FASI (Comitato Regionale del Veneto) e devo dire che anche questa volta sono stato fortunato. Infatti sia il presidente che gli altri membri del Comitato sono persone assolutamente fantastiche e competenti. Assieme stiamo cercando di far crescere il Veneto soprattutto dal punto di vista delle competizioni con la speranza di contribuire a formare atleti sempre più competitivi a livello nazionale. E noi, da parte nostra, cerchiamo di dare una mano con il nostro gruppo sportivo e le gare che organizziamo.
Come sei arrivato all’arrampicata?
Mi sono avvicinato all’arrampicata molto tardi all’età di 30 anni grazie ad un paio di amici che mi portarono a scalare lo Spigolo Barbiero a Rocca Pendice. Mi sono iscritto ad un corso di arrampicata organizzato dal CAI e piano piano ho lasciato il tennis che praticavo dall’età di 13 anni e mi sono quindi avvicinato a questo sport sempre di più.
A 50 anni: progetti? E la falesia nel cassetto che vorresti visitare?
Tra il lavoro, la famiglia ed i vari impegni di cui sopra, non me la sento di fare grandi progetti, comunque, da falesista convinto, cercherò di alzare sempre l’asticella del grado, ma soprattutto cercherò di fare qualche viaggetto in Europa alla scoperta di falesie non ancora visitate. A proposito di falesia nel cassetto non sono mai stato a Ceuse. Lo so è imperdonabile!
Maurizio Camporese
Data di nascità: 22/09/1968
Peso: 60 kg
Altezza: 169 cm
A vista: 7b
Lavorato: 8a
Falesia preferita: Margalef